Massimo Fusillo

Sporgersi sulla realtà. Walter Siti e la poetica del dettaglio inatteso

Considerato da tempo il rappresentante migliore della cosiddetta autofiction in Italia, Walter Siti ha prodotto, subito dopo la vittoria del Premio Strega con il romanzo Resistere non serve a niente, una «bieca ammissione di poetica», un breve scritto dal sapore orale e per nulla accademico (anche se l’autore è stato accademico, noto studioso ed editore dell’opera omnia di Pasolini), Il realismo è l’impossibile, in cui affronta una categoria delicatissima come il realismo, tornata violentemente alla ribalta negli ultimi anni. Partendo da questo scritto, che rientra ne genere delle descrizioni di poetica (come le Lezioni di letteratura di Nabokov), e dalle dichiarazioni di poetica che costellano i romanzi di Siti, si analizzerà la genealogia di una poetica del dettaglio come catalizzatore del senso che ha in Flaubert, Proust e Hofmannsthal i suoi principali ispiratori.

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Massimo Fusillo (Università degli Studi dell’Aquila) – Insegna Critica Letteraria e Letterature Comparate all’Università dell’Aquila, dove è anche Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Studi letterari e culturali (sezione aquilana, in consorzio con Bologna). I suoi principali lavori sono: Il romanzo greco: polifonia ed eros (Marsilio, 1989; Seuil, 1991 con il titolo Naissance du roman); La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema (1996; Carocci, 2007); L’altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio (1998, nuova edizione aggiornata Mucchi, 2012); Il dio ibrido. Dioniso e le Baccanti nel Novecento, il Mulino, 2006;  Estetica della letteratura, il Mulino, 2009 (tradotto in Spagna e Turchia); Feticci. Letteratura, cinema, arti visive, il Mulino, 2012, appena apparso in francese presso Champion. È stato Presidente dell’Associazione di Teoria e Storia comparata della letteratura, ed è ora membro dell’Executive Council dell’International Association of Comparative Literature. È membro del comitato scientifico della rivista «Romanica Olomucensia»