Maurizio Dardano

Prestezza, riflessione e modelli. Dinamiche della prosa letteraria italiana del primo Cinquecento

Il Principe e i Discorsi di N. Machiavelli, il Cortegiano di B. Castiglione, la Storia d’Italia di F. Guicciardini e gli Asolani  di P. Bembo sono capolavori della prosa cinquecentesca studiati finora in una prospettiva essenzialmente stilistica. Nel presente contributo, dopo aver fornito notizie relative alle fasi di ideazione, composizione e scrittura di queste opere, s’indicano alcuni percorsi utili  allo studio della testualità e della sintassi del periodo. S’ illustrano alcune linee di una ricerca che potrà giovare non soltanto a una conoscenza più approfondita dei testi ma anche a una loro collocazione nella storia della nostra lingua letteraria. Nei primi decenni del Cinquecento avvengono  mutamenti di forme rispetto ai due secoli precedenti e, nella trattatistica come nel dialogo, emergono nuove istanze enunciative. Benché non sia facile isolare una componente maggiore in ciascuna delle opere qui esaminate, possiamo affermare che nel Principe spicca la prestezza eroica del discorso, mentre i  Discorsi, il Cortegiano e la Storia d’Italia attuano, per vie diverse,  un’innovativa riflessività;  negli Asolani, infine, si persegue una formalizzazione dei periodi sul modello della prosa di Boccaccio.

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Maurizio Dardano (Università degli Studi di Roma Tre) – È professore emerito di storia della lingua italiana. Ha insegnato nelle università di Chieti, di Roma “La Sapienza” e di Roma Tre. Ha svolto lezioni e seminari in varie università dell’Europa, degli Stati Uniti e dell’Argentina. Ha scritto numerosi saggi riguardanti la storia della lingua italiana antica e moderna. In particolare si è occupato dell’ analisi della prosa letteraria dal XIII al XVI secolo, della questione della lingua nel Settecento e nell’Ottocento, di vari aspetti dell’italiano contemporaneo: la scrittura giornalistica, i linguaggi settoriali, la formazione delle parole, il prestito linguistico, i testi letterari del Novecento. Fra i suoi volumi: Lingua e tecnica narrativa nel Duecento (Bulzoni, 1969); Il linguaggio dei giornali italiani (Laterza, 1986);Studi sulla prosa antica, (Morano, 1992); Nuovo manualetto di linguistica italiana (Zanichelli, 2005), . Ha progettato e diretto il Nuovissimo dizionario della lingua italiana (Curcio, 1982). È coautore, con Pietro Trifone, della Nuova grammatica della lingua italiana (Zanichelli, 1997). Ha coordinato il progetto ArSIL (Archivio della Sintassi dell’Italiano Letterario) e fondato (con Maria Luisa Altieri Biagi e Pietro Trifone) la rivista «La lingua italiana: storia, strutture, testi», di cui è condirettore. È socio ordinario dell’Accademia della Crusca.